Vietnam

Il nord

La vita nella forma più semplice… Ad Hanoi, venditori di strada con i loro tipici cappelli a cono vendono sticky rice in foglia di banana lungo strade che brulicano di motorette

Il Vietnam del Nord – una terra di paesaggi spettacolari e antichi rituali. Qui la vita scorre nel modo più semplice, inserita in scenari mozzafiato e ritmi non toccati dal tempo. Le isolate e montagnose province settentrionali al confine con la Cina sono tra le più affascinanti dell’intero paese. Qui sorge la più alta montagna del Vietnam, il Fanispan, 3.143 metri: per scalarlo ci vogliono dai due ai tre giorni e una volta in cima la vista spazia sull’incontaminato paesaggio sottostante. Se vi sentiti così pieni d’energia, prendete un treno notturno o un bus da Hanoi fino a Lao Cai o Cao Bang, da dove vi addentrerete presto lungo strade sterrate che si snodano in mezzo a campi di riso a terrazza, disseminato qua e là di minuscoli villaggi e bambini che conducono i bufali al pascolo lungo stretti sentieri. La maggior parte degli abitanti di queste zone appartengono a minoranze etniche che conservano la propria lingua e coloratissimi costumi tradizionali. E anche se molti hanno imparato l’ìnglese per vendere ai turisti tessuti e oggetti di artigianato, le condizioni di vita qui sono ancora molto semplici: l’elettricità è arrivata relativamente da poco.

Un viaggio più breve in direzione nord (molti viaggiatori si arrischiano su una motoretta, ma ci sono diversi operatori che offrono escursioni di gruppo o autisti privati) vi porterà dall’indaffarata capitale Hanoi verso altri paradisi naturali, come il parco nazionale Ba Vi o il tranquillo paesino di Tam Dao, una stazione montana dalle fresche temperature, popolare destinazione per i weekend. A Tam Dao si trova anche il santuario degli orsi della luna (o orsi tibetani), uno dei pochi luoghi in Asia dove questi plantigradi dall’inconfondibile collare possono essere ammirati nel loro habitat naturale.

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Poche ore a est di Hanoi le spettacolari formazioni calcaree punteggiate di grotte carsiche della baia di Ha Long attirano un flusso costante di visitatori. Un’alternativa più tranquilla è Ninh Binh, a due ore di strada a sud della capitale: anche qui si possono ammirare paesaggi carsici altrettanto spettacolari, ma senza le folle di turisti. Un’altra attrazione locale è la cittadella di Hoa Lu, capitale del Vietnam nel X e XI secolo d.C.

La capitale Hanoi è un mix di templi millenari e decadenti ville coloniali francesi, dove venditori di strada con i loro tipici cappelli a cono vendono sticky rice in foglia di banana lungo strade dove sfrecciano le motorette. Antiche pagode e minuscoli, polverosi locali che vendono Pho (zuppa di noodle) sorgono fianco a fianco nelle caotiche stradine della città vecchia, vicino al Mausoleo di Ho Chi Minh, che custodisce la salma del carismatico leader. Anche la casa su palafitte dove “lo zio Ho” ha passato gli ultimi giorni si può visitare.

I piaceri più grandi per chi visita Hanoi sono anche i più semplici – per esempio sorseggiare un ricco phe nau (caffè) in un baretto di strada o ammirare il tramonto del sole sul lago occidentale dalla bancarella di un venditore di noci di cocco

Quando andare

Il nord ha quattro stagioni ben distinte. I momenti migliorie per una visita sono l’autunno (ottobre e novembre) e la primavera (marzo e aprile), quando il clima è relativamente mite. L’estate è calda e piovosa, mentre l’inverno può essere umido e freddo, specie sulle montagne.

Che cosa mangiare

La cucina del nord è leggera, delicata e ricca di erbe. Dal tipico pranzo di strada di Hanoi, il bun cha (maiale alla griglia con erbe, spaghetti di riso e brodo alla salsa di pesce o all’aglio), a piatti più eleganti come il bo la lot (manzo avvolto in foglie di betel) e cha ca la vong (pesce bianco alla griglia con curcuma, aneto e arachidi). Il pho, qui, è un brodo chiaro, leggero, con una manciata di erbe, mentre al sud è piuttosto una zuppa aromatizzata all’anice stellato.

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Il sud

Un mosaico di villaggi e vegetazione lussureggiante attraversato da vie d’acqua. I venditori del mercato galleggiante di Can Tho hanno un campionario di frutta tropicale da far venire l’acquolina in bocca…

Il lussureggiante sud tropicale ha un carattere totalmente diverso rispetto al nord, più fresco e austero. Se Hanoi è lo storico punto di riferimento culturale, la più grande e moderna Ho Chi Minh City (un tempo chiamata Saigon) è senza dubbio la capitale economica del Paese. Lo sgargiante  Distretto n. 1 vanta un crescente numerro di bar e ristoranti, insieme a una rigogliosa scena alternativa in vari locali creativi. Come nella capitale setttentrionale, anche qui i numerosi ricordi della guerra del Vietnam, dai carri armati ai tunnel, sono diventati attrazioni turistiche.

Ma questa regione offre molto di più che non i lasciti della guerra. Oggi questo è il posto giusto per rilassarsi. Colonizzata dai francesi che ne fecero una destinazione di villeggiatura, la valle di Dalat è una delle destinazioni favorite dalle coppie, con laghi, giardini fioriti e colline che strappano paragoni con le Alpi francesi. Si può trascorrere una vacanza intera facendo una crociera lungo la costa, fermandosi in cittadine dalle belle spiagge come Nha Trang, Vung Tau e la sempre più popolare Mui Ne, una distesa di sabbia lunga 16 chilometri dove resort di lusso e ristoranti punteggiano l’arco della costa che porta a un idilliaco villaggio di pescatori.

Quando vi avvicinate al delta del Mekong, un patchwork di minuscoli villaggi e campi verdeggianti attraversati da vie d’acqua il passo rallenta. Noleggiate una piccola barca e navigate lungo la fertile distesa che produce la maggiorparte della frutta e della verdura del Paese. Entrate in una fabbrica di caramelle di cocco a gestione familiare a Ben Tre oppure sugli isolotti disseminati nel delta del fiume visitate uno dei lussureggianti frutteti dall’infinità varietà di frutti tropicali che fanno venire l’acquolina in bocca, dal rambutan al frutto del drago (pitaya). Non perdetevi i mercati galleggianti di Can Tho, dove i venditori affollano l’acqua con imbarcazioni instabili. Avventurandovi nelle zone più remote del delta raggiungerete Rach Gia, una fiorente città sul golfo di Thailandia, e Soc Trang, dove oltre un terzo della popolazione è Khmer, le loro origini testimoniate dai templi del 16° secolo dai piatti a base di noodle conditi con cocco ed erbe della cucina locale.
Quando andare

Il sud ha un clima tropicale e la temperatura è calda tutto l’anno. La stagione migliore è quella asciutta, che va da dicembre ad aprile.

Che cosa mangiare

La cucina del sud è più colorata, speziata e complessa di quella del nord, influenzata com’è dalla tradizione Thai e Khmer. aspettatevi piatti come il bun nam (zuppa di gamberi fermentati con spaghettini di riso), banh tam bi (spessi noodle con maiale e salsa di cocco) e goi cuon (involtini primavera freschi con salsa di arachidi).

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Il centro

Un paesaggio culturale sfaccettato: appannata grandeur imperiale, la vivace vita notturna di Danang e, a poca distanza, lunghissime spiagge

Spiagge, caverne e antiche rovine… La regione centrale del Vietnam è stata testimone di alcuni dei capitoli più eccitanti della storia del paese. Allo stesso tempo, offre un panorama culturale sfaccettato e diversificato, che comprende i resti sbiaditi dei fasti imperiali del passato, influenze straniere, vivaci scambi commerciali e vita rilassata lungo la costa.

La maggior parte dei viaggiatori si ferma dapprima a Hue, l’antica capitale imperiale. Sebbene gran parte del complesso circondato da mura è andato distrutto durante la guerra, diverse strutture sono rimaste in piedi e sono state restaurate. Dopo esservi immersi nell’evocazione dell’era imperiale fate una crociera lungo il fiume dei Profumi, che deve il suo nome poetico ai fiori profumati che cadono nell’acqua in autunno.

Aa un’ora da Hue sorge la città più popolosa del Vietnam centrale, Danang, famosa per la sua vita notturna. Un richiamo forse più forte è quello delle lunghe spiagge facilmente raggiungibili, mentre una popolare escursione giornaliera permette di visitare il santuario di My Son, dove la giungla tropicale protegge le rovine del regno Champa, una civiltà hindu fiorita tra il quartro e il tredicesimo secolo d.C. Gli impressionanti templi costruiti conmattoni e arenaria sono una Angkor Wat in miniatura.

Hoi An, una pittoresca cittadina portuale che risale al 16-17° secolo, rivela un altro aspetto del passato della regione: le colorate facciate dei negozi e le ben conservate case comuni sono tutto quel che rimane della presenza dei mercanti cinesi, giapponesi, olandesi e indiani che un tempo hanno dato vita a un insediamento cosmopolita. Oggi l’attività principale è l’abbigliamento: potrete trovare qualsiasi capo, dagli abiti su misura ai sandali di pelle, anche se, a differenza del resto del Vietnam, i venditori si rifiutano fieramente di contrattare i prezzi. In generale, i ritmi di vita qui sono lenti: le acque cristalline delle vicine spiagge invitano allo snorkeling, mentre durante il festival della luna piena, che si tiene ogni mese, le luci elettriche vengono spente e le strade tranquille sono illuminate dalle lanterne.

Andate al Parco nazionale Phong Nha-Ke Bang e vi troverete subito in un altro mondo. Una giungla lussureggiante avvolge il paesaggio e, sotto la superficie, una rete di caverne rivela stratificazioni millenarie. Di recente qui è stata scoperta la caverna più grande del mondo, Son Doong, ilòò cui accesso però è limitato. Comunque, oltre 300 tra grotte e caverne carsiche offrono stalattiti e stalagmiti in abbondanza, fiumi sotterranei e doline da esplorare, comprese la caverna del Paradiso e la caverna Phong Nha. Sempre nell’entroterra, sugli altipiani centrali, si trovano le piantagioni di caffè. Il Vietnam, infatti, è il principale produttore mondiale dopo il Brasile ed è particolarmente conosciuto per la varietà robusta. La provincia di Kontum, al confine con il Laos, è al di fuori degli itinerari turistici più battuti, ma rappresenta una deviazione affascinante per via dei villaggi tribali e dei panorami montani.

Quando andare

Il momento migliore per visitare il Centro la stagione asciutta, che va da febbraio all’inizio di maggio, calda (25-29 gradi) e piacevole. Gli altipiani centrali pososno essere più freddi in inverno.

Che cosa mangiare

La cucina è influenzata sia dal passato di capitale imperiale di Hue, sia dalla presenza dei mercanti stranieri stabilitisi sulla costa a partire dal Cinquecento. I piatti sono eleganti, raffinati e più dolci cdi quelli del nord e del sud. Esempi tipici sono il banh bot loc e il banh beo (eleganti ravioli di riso con diversi ripieni). L’influenza straniera si riflette in piatti più rustici, come il mi quang, a base di gamberi, maiale e noodle alla curcuma, e il cao lau, noodles simili ai soba giapponesi con maiale e verdure. Lungo la costa si trovano eccellenti piatti a base di pesce, mentre Hue ha una forte tradizione vegetariana.