Dopo le avversità geoclimatiche vissute nel mese di gennaio, l’Abruzzo intero, da sempre ‘forte e gentile’, si sta risollevando e vuole promuovere al mondo intero le sue eccellenze enologiche ed agroalimentari che raccontano in modo sincero un territorio meraviglioso
La prestigiosa vetrina dell’ultimo Vinitaly è stata impreziosita dalla grande visibilità e personalità dei vini abruzzesi, rappresentati da 90 cantine che hanno esposto ben 400 etichette tra le quali il Montepulciano d’Abruzzo Doc sta in particolar modo conquistando fette di mercato internazionale sempre più importanti, come testimoniano i dati relativi al totale dell’export che nel 2016 ha registrato un +11% rispetto all’anno precedente e che ha comportato l’autorizzazione all’impianto di nuovi vigneti in regione per un totale di 312 ettari. Lo stesso vitigno, secondo uno studio della Coldiretti, nel 2016 è quello che ha dato più lavoro considerando il cumulo totale delle ore (19,5 milioni) impiegate dai vari soggetti coinvolti nell’intera filiera e nell’indotto, in particolar modo nella provincia di Chieti.
L’assessore regionale alle Politiche Agricole Dino Pepe ha portato personalmente il suo sostegno morale a tutti gli espositori e, in occasione dell’incontro ufficiale con la stampa, ha dichiarato che l’Abruzzo ha la forza per ripartire con fierezza e tenacia, nonostante le enormi e purtroppo note difficoltà che durante il recente inverno hanno messo a durissima prova l’intera popolazione. Con lui erano presenti anche Jenny Viant Gòmez (giornalista e delegata regionale dell’associazione ‘Le Donne del Vino’ d’Abruzzo), Nicola D’Auria (presidente del ‘Movimento Turismo del Vino’ d’Abruzzo), Valentino Di Campli (presidente del ‘Consorzio Tutela Vini’ d’Abruzzo) e Silvano Ferri (presidente del ‘Consorzio di Tutela dell’Olio Dop Aprutino Pescarese’).
L’Abruzzo ha condiviso gli spazi del padiglione 12 con la Calabria, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta in un tripudio di gusto e colore che ha idealmente unito l’Italia e le sue eccellenze da Nord a Sud. Al centro del padiglione è stata realizzata l’Enoteca Regionale con il coordinamento del ‘Consorzio Tutela Vini’ d’Abruzzo, dove in tantissimi hanno potuto degustare più di 350 etichette di ottimi vini e, nel contempo, ammirare le bellezze del territorio, dal mare alla montagna, passando per il dolce paesaggio collinare abruzzese, grazie alle gigantografie dei luoghi più suggestivi come il Gran Sasso, la Maiella, i Parchi, i Borghi e la Costa dei Trabocchi.
Presente anche un’area dedicata allo Street Food, gestita dal ‘Movimento Turismo del Vino d’Abruzzo’, dove è stata data l’opportunità ai visitatori di assaggiare le prelibatezze della cucina abruzzese, come la pasta fresca preparata al momento da due bravissime sfogline che hanno attirato l’attenzione e la curiosità di decine di appassionati.
Il mercato estero di maggior successo risulta essere quello americano, dove un pubblico esigente e attento alla qualità dei vini ha iniziato già da qualche anno ad apprezzare anche il Pecorino, la cui cantina di riferimento più conosciuta è quella dell’Azienda Agricola Luigi Cataldi Madonna di Ofena in provincia dell’Aquila, ma altre aziende stanno investendo negli Usa, come per esempio la Società Agricola Nicoletta De Fermo di Loreto Aprutino, l’Agricola di Cristiana e Antonio Tiberio di Cugnoli e la Cantina Marchesi De’ Cordano in provincia di Pescara. Già noti al pubblico americano, soprattutto per la loro alta qualità, i vini dell’Azienda Valentini di Loreto Aprutino e quelli biologici di Emidio e Stefania Pepe di Torano Nuovo in provincia di Teramo (protagonisti del meeting ‘L’equilibrio nel tempo: le annate iconiche di Emidio Pepe dal 1979 al 2010’), l’unica azienda a vantare oltre 350mila bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo in invecchiamento, di cui Emidio Pepe è stato un vero pioniere sin dalla sua prima vendemmia nel 1964, così come Edoardo Valentini lo è stato per l’invecchiamento del Trebbiano d’Abruzzo.
Tra le altre aziende abruzzesi produttrici di vini eccezionali e pluripremiati ricordiamo Marchesi De’ Cordano di Francesco D’Onofrio, la cui azienda è situata tra Catignano e Loreto Aprutino (PE) in Contrada Cordano (il noto vignaiolo è erede e custode di grandissima esperienza e saggezza tramandategli dal nonno Francesco Gabriele, recentemente scomparso, una vera Istituzione in Abruzzo, specialmente nel territorio di Villamagna)
l’Azienda Agricola Terzini di Tocco da Casauria (PE)
la Tenuta I Fauri di Valentina Di Camillo di Chieti (nota vignaiola e imprenditrice facente parte della famosa Associazione ‘Le Donne del Vino’ d’Abruzzo, nonchè componente del Consiglio di Amministrazione del ‘Consorzio Tutela dei Vini d’Abruzzo’)
e la Cantina San Lorenzo Vini di Castilenti (TE), la più grande azienda vinicola familiare della provincia di Teramo con ben 150 ettari di proprietà.
Grande interesse del pubblico e degli addetti ai lavori ha poi suscitato lo stand personale del famoso enologo abruzzese Vittorio Festa (consulente per 22 cantine abruzzesi e altrettante in Italia, ma attivo anche all’estero, direttore del Centro Tecnico Enologico d’Abruzzo e protagonista di un progetto portato avanti in vigne poste ad alta quota, dalle quali ha ottenuto un eccezionale vino spumante metodo classico di ‘bollicine abruzzesi di montagna’) che con la sua preziosa esperienza e consulenza continua a riscuotere successo sia con dei vini legati al territorio e che da sempre si distinguono per la loro personalità, sia ricevendo importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Il posizionamento dello stand di Vittorio Festa tra quello di due importanti aziende vinicole come Marchesi De’ Cordano e Terzini è stato un chiaro messaggio di quanto siano fondamentali oggi il gioco di squadra, la competenza e la professionalità unite alla massima cura dei vigneti e al rispetto del territorio che, attraverso il mondo del vino, viene promosso e valorizzato nel migliore dei modi.
Ne è un esempio anche il bellissimo progetto, presentato presso il padiglione Abruzzo, denominato ‘La Valle del Cerasuolo’ e ideato da Fabio Spinosa Pingue, presidente della società consortile ‘DMC Terre d’Amore in Abruzzo’, costituita nel marzo 2013 con lo scopo di valorizzare specialmente l’entroterra abruzzese e far conoscere le sue eccellenze territoriali attraverso percorsi enoturistici. ‘La Valle del Cerasuolo’ include quattro comuni della Valle Peligna che appartengono alla provincia dell’Aquila (Corfinio, Prezza, Pratola Peligna e Vittorito); un territorio dove, secondo alcuni studi condotti da esperti del settore, il Cerasuolo d’Abruzzo, vino Rosè ottenuto da uve Montepulciano d’Abruzzo, sarebbe stato vinificato per la prima volta da viticoltori del posto utilizzando particolari tecniche. Inoltre, il Cerasuolo si distingue per le sue note aromatiche caratterizzate da un retrogusto che rimanda a quello della mandorla, la cui coltivazione è tipica di questa porzione di territorio noto con il nome di ‘Conca Peligna’.
Ovviamente, anche e soprattutto le Istituzioni regionali devono e dovranno fare la loro parte, in particolar modo aiutare i vignaioli, i produttori e tutti i soggetti coinvolti nel progetto a comunicarlo nel miglior modo possibile e ad ottenere i giusti finanziamenti, con interventi mirati che abbiano un focus sull’ammodernamento delle infrastrutture, in primis il potenziamento dei collegamenti per raggiungere i 4 comuni interessati e i luoghi più belli della regione.
“Vedere tanto Abruzzo al Vinitaly è un messaggio positivo per il comparto agricolo regionale che ha reagito dopo gli eventi calamitosi di gennaio. Sono certo che l’Abruzzo tornerà a crescere”. Sono le parole del presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, parole che nei prossimi mesi dovranno risuonare come spinta propulsiva non solo per il settore vinicolo ma anche per l’intero comparto agroalimentare, vero scrigno di tante piccole eccellenze che meritano di essere sempre più promosse al di fuori dei confini regionali e nazionali. A tal proposito una nota di merito agli abruzzesi Niko Romito e sua sorella Cristiana che il 5 aprile scorso sono entrati a far parte della prestigiosissima classifica ‘The World’s 50 Best Restaurants’ con il loro famoso ristorante ‘Reale’ di Castel di Sangro, posizionandosi al 43mo posto (gli stessi anni del talentuoso Chef), dopo l’84mo dello scorso anno quando il ‘Reale’ entrò per la prima volta tra i Top 100. Forza Abruzzo!