‘Rosèxpo’ Lecce 2017. Tutto il meglio del rosato italiano

GIUNTO ALLA SUA QUARTA EDIZIONE, IL SALONE INTERNAZIONALE DEI VINI ROSATI HA FATTO DI LECCE ANCORA UNA VOLTA LA CULLA DEL ROSATO ITALIANO, NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL CASTELLO CARLO V. UN’OTTIMA OCCASIONE PER FARE IL PUNTO SU QUELLO CHE BISOGNA ANCORA FARE IN ITALIA E ALL’ESTERO PER INNALZARE L’ASTICELLA DI GRADIMENTO DI UNA TIPOLOGIA DI VINO CHE HA BISOGNO DI UNA SUA PROPRIA DOC E VEDE LA PUGLIA TRA LE PRINCIPALI AREE PRODUTTIVE, INSIEME ALL’ABRUZZO E AL TERRITORIO DEL GARDA
Banner ‘Rosèxpo’ 2017 (Foto: ‘DeGusto Salento’)

‘Rosèxpo’, la principale kermesse enologica internazionale dedicata ai vini rosati (organizzata nei giorni 8-9-10 giugno dall’Associazione leccese dei produttori vitivinicoli di Negroamaro ‘DeGusto Salento’ – www.degustosalento.it, presieduta da Ilaria Donateo, con il sostegno dell’Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Spettacoli ed Eventi del Comune di Lecce, insieme alla delegazione leccese dell’AIS, a Slow Wine e al Concours Mondial de Bruxelles) sta sempre più confermando la sua grande attenzione verso il mondo dei rosati e, giunta alla sua quarta edizione, ha permesso ancora una volta a professionisti del settore e a wine lovers di apprezzare oltre 180 etichette di una tipologia di vino che, di anno in anno, si sta proponendo  al mercato italiano ed estero in modo deciso.

Banner ‘Rosèxpo’ 2017 (Foto: ‘DeGusto Salento’)

Sui tanti banchi d’assaggio, durante i tre giorni dell’evento, una cinquantina di etichette pugliesi che sono state protagoniste insieme a vini di aziende provenienti dall’Abruzzo, dalla Calabria, dalla Campania, dalla Sicilia, dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia, dal Piemonte, dal Trentino, dal Veneto e dal Friuli per quanto riguarda i confini nazionali; quanto ai vini internazionali, la provenienza è stata la più svariata: Australia, Cile, Cina, Francia, Grecia, Libano, Lussemburgo, Macedonia, Moldavia, Moravia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti e Turchia.

Bottiglie di rosati (Foto: ‘DeGusto Salento’)

Durante la conferenza di presentazione alla stampa dell’evento lo scorso 5 giugno, Ilaria Donateo ha presentato ‘Rosèxpo’ come “una grande opportunità di presentare alla stampa specializzata, presente a Lecce durante le tre giornate, la storia della nostra regione vitivinicola attraverso il lavoro dei produttori che ormai da diversi anni hanno scommesso su un nuovo modo di stare insieme e continuano ad essere  un elemento distintivo nel panorama associativo. Fare rete non è semplicemente un contenitore vuoto, ma è la sostanziale volontà di 18 aziende vitivinicole che hanno avviato un percorso comune con l’obiettivo di spingere sul marketing condiviso e sulla promozione del brand dei rosati”.

‘Rosèxpo’ è una manifestazione nata sotto l’assessorato di Luigi Coclite (Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Spettacoli ed Eventi), il quale ha a sua volta dichiarato che trattasi di “un fiore all’occhiello degli eventi culturali leccesi, avendo avuto un successo crescente negli anni; non a caso si svolge all’interno del Castello Carlo V, il più importante contenitore culturale della città di Lecce, le cui porte da quattro anni sono appositamente aperte per via della presenza di tanti espositori e tanti visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Non si tratta quindi di un evento fine a sé stesso ma mira a raccontare il  nostro territorio e la nostra storia”.

Fabrizio Miccoli (Associazione Italiana Sommelier Puglia e delegato AIS Lecce) ha sottolineato come “Rosèxpo racchiude tradizione, cultura, identità, territorio e vuol essere il contenitore che amplifica una cultura contadina che sceglie la strada del futuro. E’ un’esplosione narrativa di paesi, di tradizioni, di modalità produttive che vogliono confrontarsi, che decidono di parlare per misurarsi e per crescere. Protagonista è il Negroamaro, intorno al quale sui banchi d’assaggio e nei seminari di degustazione si muovono le altre esperienze di vinificazione italiane e straniere. Ogni edizione di ‘Rosèxpo’ è l’occasione per sviscerare temi dal grande impatto commerciale e di marketing e le degustazioni sono il momento in cui vengono approfondite e vissute le diverse esperienze proposte da produttori che hanno scritto un piccolo pezzo di storia”.

Foto di gruppo dei relatori ed organizzatori. La prima da dx è Ilaria Donateo, Presidente dell’Associazione ‘DeGusto Salento’ (Foto: ‘DeGusto Salento’)

Le novità di questa quarta edizione sono state rappresentate dalla collaborazione con lo IULM di Milano e con il Dipartimento di Neuroscienze (che a Lecce ha presentato i risultati di una ricerca che associa la percezione neurologica dell’etichetta di un vino all’efficace commerciale con la quale si ripercuoterà sul mercato); dal sistema di ‘calice intelligente’ MEMORvINO (che, attraverso una mini etichetta elettronica posizionata sotto il calice, seleziona informazioni e dati circa i vini degustati e il consumatore stesso); dalla presenza ai banchi d’assaggio delle aziende aderenti al Consorzio Valtènesi (che ha stretto una partnership con ‘DeGusto’, ospite a Moniga del Garda durante la kermesse ‘Italia in Rosa’, giunta alla sua decima edizione svoltasi dal 2 al 4 giugno) e dalla ‘Mostre Rosè’, una mostra allestita al primo piano del Castello con gli abiti realizzati dagli allievi dell’Istituto Cordella Fashion School che nasce dalla grande esperienza della famiglia Cordella nel campo della sartoria e della confezione, con il capostipite maestro Leonardo attivo nel 1783 nella cittadina di Copertino. Oggi la sua maestria artigianale continua ad essere viva e operativa nelle mani del signor Pino (il cui nome è sinonimo di un’alta qualità brevettata e firmata) e dei suoi figli Carol, Christian e Manuel. Il Centro Moda Cordella vanta dei corsi che sono il frutto di approfondite ricerche nel settore sartoriale e permettono a tutti gli iscritti di intraprendere l’attività nel mondo fashion in modo aggiornato e professionale.

Il suggestivo cortile del Castello Carlo V di Lecce, dove è stato allestito il ‘Giardino Rosè’ (Foto: ‘DeGusto Salento’)

All’interno del cortile del Castello è stato allestito il bellissimo Giardino Rosè, impreziosito da luminarie artistiche e da postazioni dove si potevano gustare le specialità della tradizione culinaria salentina preparate da tre aziende scelte tra le tante presenti sul territorio (‘Masseria Cinque Santi’, www.masseriacinquesanti.com, azienda bio e masseria didattica a Vernole della famiglia Cucugliato; ‘Mamma Elvira Alla Scisa’, www.mammaelvira.com , enoteca-birreria-paninoteca nel centro di Lecce che propone eccellenze territoriali anche in versione Street-Food e ‘Offschina’, la salumeria ittica di Puglia) oltre alla possibilità di degustare anche sigari toscani grazie alla partecipazione del ‘Club Amici del Toscano’. Il tutto è stato avvolto dalle melodie musicali del famoso duo composto dalla cantante, musicista, pianista classica e jazz Carla Petrachi e dal percussionista Andrea Luperto che, con il loro live-show ‘Odi et Amo’ hanno regalato, come sempre, diversi stili e sonorità in grado di deliziare e coinvolgere emozionalmente tutti i presenti. Simpatico poi l’angolo ‘photo booth’ (curato dallo staff di ‘2Night’) dal nome evocativo ‘Instantanee’, dove tutti si sono lasciati fotografare con il proprio calice di rosato per portarsi a casa una bella foto scattata da un’iconica Polaroid.

La bellissima sala del Castello Carlo V riservata ai seminari con degustazione (Foto: ‘DeGusto Salento’)

I lavori della manifestazione hanno avuto inizio giovedì 8 giugno, presso la Masseria San Lorenzo di Lecce, con la tavola rotonda ‘I rosati italiani: come migliorare l’offerta in sala e in enoteca’, moderata da Francesco Muci (curatore della guida ‘Slow Wine Puglia’) e Federica Sgrazzutti (Consulente ‘Comunicazione Food e Wine’), con la partecipazione di Karin Meriot (Responsabile ‘Councors Mondial De Bruxelles’), Massimo Maccianti (Direttore Commerciale ‘Vino&Design’), Vincenzo Russo (Docente e Responsabile del Master in ‘Food&Wine’ dello IULM), Marco Magnacavallo (Amministratore Delegato di ‘Tannico’), Enrico Pierri (titolare del ristorante romano ‘Il San Lorenzo’), Francesco Bonfio (Presidente AEPI, ‘Associazione Enotecari Professionisti Italiani) e Fabio Giavedoni (Responsabile nazionale ‘Slow Wine’).

Da sx: Enrico Pierri (titolare del ristorante ‘Il San Lorenzo’ di Roma), il senatore Dario Stefàno e Marco Magnacavallo (Amministratore Delegato di ‘Tannico’). (Foto: ‘DeGusto Salento’)

Durante la tavola rotonda si sono affrontati svariati aspetti inerenti alla miglior proposta circa un’efficace diffusione dei vini rosati italiani nel mercato nazionale ed internazionale e la principale conclusione alla quale si è giunti è che il vino rosè necessita di una sua Denominazione di Origine Controllata propria, come ha anche sostenuto il senatore Dario Stefàno, in modo tale che non lo si faccia passare per un vino consumato semplicemente per una questione modaiola ma per un prodotto di grande qualità. Da un’indagine condotta da ‘Nomisma Wine Monitor’, inoltre, risulta che il vino rosato è acquistato dal 73% di un pubblico femminile e dal 67% di quello maschile, accomunati da una passione crescente per il rosè, pur non raggiungendo gli alti consumi della zona della Provenza, in Francia, che rimane l’area di maggior interesse dei wine-lovers.

C’è da dire che, in assenza di un osservatorio nazionale del vino, certe conclusioni e valutazioni non sono mai semplici da fare, per cui i dati statistici più interessanti e affidabili provengono dalla banca dati di ‘Tannico’, una delle migliori piattaforme di vendita di vino on-line e che si avvale del gradimento di oltre 1 milione e 700mila utenti, vantando ben 50mila clienti registrati e 1 milione di bottiglie vendute. L’Amministratore Delegato di ‘Tannico’, Marco Magnacavallo, ha dichiarato che ‘grazie a ‘Tannico Intelligence’, è possibile stigmatizzare un andamento imprimendogli un determinato target, considerando che la vendita dei rosati sta iniziando a liberarsi dalla naturale stagionalità e registra un picco di vendite per i vini di Provenza (20%), ai quali seguono quelli della Puglia (17%), della Sicilia (14%), dell’Abruzzo (11%), della Sardegna e dell’Alto Adige (9%), della Lombardia e della Toscana (8%) e infine della Campania (4%). I rosati sono preferiti dalle fasce più adulte, specificatamente di età dai 55 anni in poi, mentre è acquistato di meno dai giovani’.

Relativamente al loro consumo nei ristoranti, secondo Enrico Pierri del ristorante ‘Il San Lorenzo’ di Roma ‘la fascia di età dei giovani consumatori disposti a spendere più soldi nell’acquisto di una bottiglia di vino importante, conoscendola, è quella compresa tra i 30 e i 35 anni’. Massimo Maccianti, Direttore Generale di ‘Vino&Design’, ha affermato che ‘se il mercato non conosce un vino, dipende dal fatto che il produttore non conosce il mercato’, mentre Vincenzo Russo dello IULM di Milano ha spiegato da cosa dipende l’acquisto di una bottiglia di vino e cioè dall’emozione che provoca un determinato vino; secondo gli studi portati avanti per anni dal professore, ‘la decisione di acquisto di una marca di vino in enoteca, al supermercato, al ristorante o sul web è spesso guidata da “scorciatoie”, ovvero da esperienze pregresse o da meccanismi di facilitazione della decisione, come possono essere la marca, il prezzo, l’etichetta, la bottiglia’. Quindi ‘bisognerebbe ripartire dal colore, dalla bottiglia, dall’etichetta’, ha suggerito Enrico Pierri, ‘e da un giusto equilibrio tra corretti investimenti sulla comunicazione, senza perdere un’antica tradizione che deve però imparare a leggere l’evoluzione del mercato e i suoi target di riferimento’.

Il taglio ufficiale del nastro che ha inaugurato ufficialmente la manifestazione, venerdì 9 giugno 2017 (Foto: ‘DeGusto Salento’)

L’inaugurazione ufficiale di ‘Rosèxpo’ 2017 è avvenuta venerdì 9 giugno alle 18.30, con il taglio del nastro alla presenza di autorità istituzionali e della madrina della kermesse che quest’anno è stata la vignaiola abruzzese Marina Cvetic, moglie del grandissimo imprenditore e vignaiolo Gianni Masciarelli (scomparso a soli 52 anni nel 2008 a causa di un ictus che lo colpì mentre era a Monaco di Baviera); la partecipazione della signora Cvetic ha cementato ancor più il feeling collaborativo tra Puglia e Abruzzo, considerando che la madrina della terza edizione, lo scorso anno, fu Stefania Pepe, figlia di un’altra figura iconica dell’enologia abruzzese, qual è l’ottantaseienne Emidio Pepe in quelli di Torano Nuovo, nel teramano.

All’apertura dei banchi d’assaggio sono seguiti due seminari con degustazione: il primo alle 19, dal titolo ‘Questione di metodo: Letrari sta a Trento Doc come Dubl sta ad Aglianico’, un percorso in verticale tra la tradizione e la modernità del metodo classico rosè, moderato da Luciano Pignataro (giornalista de ‘Il Mattino’ e ideatore del blog ‘Luciano Pignataro Wine Blog’), Francesco Muci e Fabio Giavedoni, con la partecipazione di Lucia Letrari della Cantina Letrari e di Federico Graziani dell’azienda Feudi; il secondo alle 20.30, dal titolo ‘Interpretazioni di rosato dalla Valtenesi alla Provenza’, curato da ‘Slow Wine Puglia’ e dal ‘Consorzio Valtenesi Chiaretto – Rosa – Rosè’, moderato da Mattia Vezzola (Vice Presidente ‘Consorzio Valtenesi’), Carlo Alberto Panont (Direttore ‘Consorzio Valtenesi’), Francesco Muci e Fabio Giavedoni.

‘Rosèxpo’ 2017 (Foto: ‘Italia a Tavola’)

Durante la serata di sabato 10 giugno si sono svolti altri due importanti seminari con degustazione: il primo alle 19, dal titolo ‘Rosado De Espana, viaggio nei caratteri dei rosati spagnoli’, moderato da Giuseppe Baldassarre (relatore e componente della Commissione nazionale didattica Ais), Fabrizio Miccoli (relatore Ais Lecce) e Domenico Stanzione (Delegato Ais Taranto); il secondo alle 20.30, dal titolo ‘Segni particolari? Ferrari Perlè Rosè’, con una verticale di ‘Ferrari Perlè Rosè’, moderato da Francesco Muci e Giuseppe Baldassarre.

Le aziende consorziate nell’associazione ‘DeGusto Salento’ sono le seguenti:

APOLLONIO VINI, BONSEGNA, CALITRO, CANTELE, CANTINA FIORENTINO, CASTEL DI SALVE, CASTELLO MONACI, CONTI ZECCA, GAROFANO VIGNETI, MARULLI VINI, MICHELE CALO’, ROMALDO GRECO, ROSA DEL GOLFO, SANTI DIMITRI, TENUTE RUBINO, VALLONE, VETRERE, VIGNETI REALE