Pecorino, il “cacio” toscano

“Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”?

Conosciuto da secoli con nomi diversi, in Toscana è considerato il Re dei formaggi. Sia esso fresco o stagionato, è il prodotto che meglio identifica questa regione in tutte le sue varietà. Qui il latte usato è quello ovino per tradizione. Molte le varietà di pecorino a seconda di chi lo produce, dalla stagione in cui viene preparato, del terreno in cui pascolano le pecore, dei profumi delle erbe della terra, della stagionatura:

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    • Fresco: il gusto è dolce e fragrante. Si può mangiare dopo pochi giorni dalla lavorazione.
    • Marzolino: dolce e fresco, tipico della primavera, con forma ovale.
    • Di Pienza: con sapore aromatico per l’assenzio e altre erbe selvatiche presenti nei campi di pascolo.
    • Semistagionato: di media stagionatura( circa 40 giorni), con gusto forte e aromatico.
    • Stagionato: maturazione di 120 giorni, sapore intenso e leggermente piccante.
    • Nero: tipico della Maremma, con crosta nera, gusto deciso.
    • Mugellano: forma a scodella con stagionatura che varia dai 20 ai 40 giorni.

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Per gustare o acquistare pecorini dal sapore unico consigliamo il  Caseificio Pinzani, situato nella bellissima zona tra Casole d’Elsa, Volterra e San Gimignano, produttore dal 1969, l’ultimo a conservare la classica lavorazione senese del pecorino a latte crudo, mantenendo così tutto il gusto e le proprietà organolettiche. Il titolare, Guido Pinzani segue personalmente tutte le fasi di produzione (www.caseificiopinzani.com)