Pamela Raeli, un’editoria nuova

Pamela lascia il segno, se stai lavorando come se stai esplorando l’universo delle relazioni interpersonali, alla ricerca di un tesoro da rivendicare. E’ un pezzo di roccia che porta dentro un cuore di burro fuso, un nucleo di diamante: lo scopri appena si apre un po’ quel velo di diffidenza ostentata che nasconde una bimba tenera e appassionata, ma non per questo indifesa e confusa. Pamela, infatti, sa benissimo quello che vuole, e il modo migliore per ottenerlo. Dall’alto della sua bellezza mediterranea (due occhi per cui potresti anche morire) e un po’ malinconica, un po’ sognante si lancia infatti ogni giorno alla conquista del mondo, che sia un nuovo resort da raccontare come un ottimo vino da degustare. La definirei un’artista che attinge bellezza dal suo interiore, un laboratorio emozionale in continuo fermento ed evoluzione. E, molto spesso, chi la incontra è perduto: in senso buono, naturalmente.

CHI È PAMELA RAELI?

Una passionale, una che prende sempre di petto la vita. Per me non esistono sfumature, non le vedo: tutto è bianco o nero. Sono un maschio mancato, amo le macchine, la velocità. Sono una sentimentale che crede sempre di poter fare qualcosa per gli altri, a volte pensando poco a me stessa.

COS’ È PER TE LA MUSICA?

È emozione, brividi, ricordi. Ogni momento importante della mia vita è segnato da una canzone che ne fa la colonna sonora. Ad esempio, “Rossetto e cioccolato” della Vanoni è legata alla nascita di “Food and Travel Italia”. In quei momenti questa canzone mi rincorreva, mi perseguitava, mi caricava…

CHE CANZONE VORRESTI DEDICARE A QUALCUNO E QUAL È QUELLA PIÙ BELLA CHE TI HANNO DEDICATO?

La prima la dedico a mio nonno ed è ‘”Per dirti ciao” di Tiziano Ferro, mentre “Ti dedico tutto” di Biagio Antonacci agli amici che ci sono sempre stati e che condividono con me sogni, passioni, sorrisi e lacrime. La più bella che hanno dedicato a me? Difficile rispondere, perché apprezzo fino in fondo anche le più piccole emozioni di chi ha avuto un pensiero speciale per me. Ti dirò l’ultima: “Mentre dormi” di Max Gazzè.

COS’ È L’ AMORE PER PAMELA?

È il big bang, è l’universo, la purezza della vita. È la perfetta simbiosi con un altro essere umano, in maniera istintiva. È protezione, complicità. Il vero amore ti rende imbattibile, inattaccabile.

PERSONE CHE STIMI NEL TUO AMBIENTE LAVORATIVO?

Vivo il mio lavoro in maniera molto vera. Valuto chi incontro non solo come professionista, ma anche come persona… per me la grandezza implica tante sfaccettature. Tra gli chef amo Davide Oldani, un fuoriclasse, un cervello impressionante e un amico leale; Enrico Cerea, cuore e solidità, un sorriso per tutti. In sala, invece, non posso che ammirare Livia e Mario Iaccarino, i veri protagonisti dell’ospitalità italiana. Nel mondo del vino citerei una persona che conosco da poco tempo, ma con cui ho sentito istintivamente una forte empatia: Alberto Moretti Cuseri, un uomo con una classe impareggiabile e una mente aperta e creativa.

IL TUO GUSTO DI GELATO PREFERITO?

Nocciola tutta la vita.

COSA PIACE FARE A PAMELA RAELI QUANDO NON LAVORA?

Difficile rispondere a questa domanda per un imprenditore: si lavora sempre col cervello. In ogni caso amo il mare, il mio mare – quello del Salento: appena posso lo raggiungo e mi ci trattengo il più possibile, amo nuotare. Poi amo il cavallo, adoro il senso di libertà che riesce a trasmettermi. E amo l’antiquariato, scoprire vecchi rigattieri da cui posso trovare un oggetto unico. La mia prima vera passione è stata la pallavolo, poi un problema ai legamenti mi ha impedito di continuare.

COS’È PER TE L’ ARTE?

È la percezione di qualcosa di unico che ti emoziona l’anima. Anni fa ero agli Uffizi a Firenze e sono diventata famosa con un gruppo di giapponesi che mi hanno visto passare davanti a dei quadri di Raffaello in maniera impassibile, mentre piangevo di fronte a un San Giovannino di Guido Reni. La mia più grande passione in questi anni sono state le ceramiche islamiche: ho cominciato la mia collezione anni fa, e vedere l’ultimo oggetto del mio desiderio in casa mia mi rende orgogliosa, non ci dormo la notte finché non riesco ad acquistarlo. Chi non ha questa passione non può comprendere, ma il mio comodino in camera da letto è un inginocchiatoio da chiesa.

COSA AMI E COSA ODI?

Amo la semplicità, le persone vere, la sfida, gli animali e il mare. Odio la falsità, le malelingue che distruggono gli altri, la competizione disonesta.

UN  PREGIO E UN DIFETTO DI PAMELA?

I miei pregi credo siano la bontà e la lealtà, non ho mai tradito un amico e mai lo farò. Il mio difetto è pensare troppo.

COS’È PER TE L’AMICIZIA?

È la base della mia vita. Ho tre persone a cui confido tutto di me, con cui mi confronto e sono veramente me stessa, senza veli e senza difese. Con Alessandro, il più giovane, riesco a ridere, a parlare di sogni e di amore. Mario, qualche anno più di me, è il fratello che sempre avrei voluto avere, forte, protettivo, la spalla su cui piangere in ogni situazione, colui che riesce sempre a strapparmi un sorriso finale. Livia la roccia, che mi incita ad andare avanti ogni giorno, senza sconforti.

LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA VITA?

Mio nonno, il mio cuore, il mio tutto. Era un uomo elegante e bellissimo, con gli occhi più luminosi che io abbia mai visto. Ero il suo gioiello, la sua principessa… ma è andato via troppo presto, e ogni giorno mi chiedo se sarebbe stato orgoglioso di me. Mi manca ogni giorno di più. Ma so che mi guarda e mi protegge anche da lassù.

NON HAI FIGLI, HAI UN RIMPIANTO?

Sì, ma la vita non sempre va come vorremmo. Un anno fa, in un momento di estrema tristezza, mi chiedevo chi avrebbe amato i miei oggetti, chi avrebbe capito perché mi sono lanciata nell’editoria, chi avrebbe pianto quando io non ci fossi più stata. Ma oltre al sangue esistono altri rapporti parimenti importanti. Io ho una figlia putativa, Isabella Potì: lei è come l’avrei voluta. È dolce, ma molto forte. Sensibile e straordinariamente unica. Ha 27 anni, parla sei lingue, ha bellezza e classe da vendere. La amo come se l’avessi partorita io.

FOOD AND TRAVEL ITALIA, COS’È PER TE ?

Il progetto del cuore, con un gruppo di persone speciali che mi supportano. E oggi, con il supporto professionale ed emotivo del nuovo direttore Fabrizio Imas, guardo al futuro con ottimismo e una carica enorme. Vogliamo fare un’editoria nuova, che sia vera, che faccia sognare, che sia una contaminazione con mondi diversi e soprattutto che sia per tutti.