Osteria del Portone

Il Garden di Osteria del Portone: tempio dei cocktail a Melegnano (Mi)

L’Osteria del Portone rappresenta un luogo unico nella realtà di Melegnano, si affaccia sulla piazza principale che guarda al Castello Mediceo: una targa appesa alle pareti ne attesta la sua storicità, presente sul cuore della cittadina dal 1722 con una locanda con stallazzo a 10 km da Milano, lungo l’antica via Emilia.

Una gestione squisitamente familiare: Luca Daniotti, lo chef e Mara Zambelli, la responsabile di sala, si sono conosciuti sui banchi di scuola dell’alberghiero ed è scoppiato l’amore, complice qualche stagione passata insieme sulla costa romagnola. Oltre a loro in sala si trova il padre dello chef, Antonio Daniotti. Dopo un paio d’anni insieme, nel 2007, hanno aperto la loro attività: il Doimoi American Bar proprio di fronte al giardino dell’Osteria del Portone. 

Proprio grazie all’attività i due giovani hanno chiesto di affittare il giardino antistante il Domoi American Bar per l’estate, innamorati di uno spazio tanto grande e verde nel cuore di Melegnano. Quando hanno visto anche gli interni dell’antica osteria se ne sono innamorati e trasferiti subito, da un lato all’altro della strada.

Una realtà e tre anime: dalla cucina dell’Osteria Del Portone, a Enò, la cantina accogliente e intima con una selezione importante di vini naturali e a Il Garden, regno dell’aperitivo di qualità e dei cocktail studiati dal barman Dario Di Palma, con un ampio dehor e l’atmosfera lounge all’aperto per il periodo estivo.

Il Garden 

Regno dell’aperitivo di qualità e dei cocktail: un bell’esperimento che piace molto ai giovani e unisce la passione dello chef Luca Daniotti e della compagna Mara Zambelli nel lavoro come nella vita. L’ampio buffet di qualità curato dallo chef, con salumi del territorio, piatti del giorno e in accompagnamento la focaccia realizzata con la lenta lievitazione e l’uso di lievito naturale con la farina biodinamica naturale di Molino Sobrino. Difficile resistere anche alla focaccia di grano arso che viene elaborata con la farina di Mulino D’Addario, uno dei due produttori in Puglia che produce ancora autonomamente.

La scelta per l’anima dei cocktail è caduta sul barman Dario Di Palma che ha ideato il “Cocktail Book” un insolito menù nel quale scoprire oltre 200 anni di storia dei cocktail e una scelta di più di 60 drink, alcuni dei quali hanno fatto la storia del bere miscelato, altri sono proposte di grandi guru del settore ed altri di sua creazione. Non può mancare una selezione accurata di distillati da tutto il mondo, dai rum agricoli bianchi haitiani a quelli più barricati, dai forti sapori speziati, fino ad un excursus sugli alcolici sudamericani e ai rum con vari metodi di lavorazione, di produzione francese, spagnola e inglese.

Dario Di Palma ha lasciato giovanissimo un lavoro che non lo accontentava come amministrativo nell’azienda di famiglia per lanciarsi nel mondo della mixologia, dedicandosi anima e corpo da oltre una decina d’anni, iniziando a muovere i primi passi proprio al Domoi American Bar. Ama proporre ingredienti inusuali nei cocktail di sua creazione come i datteri, il peperone, il mandarino e la zucca che dà dolcezza e al tempo stesso complessità al drink. 70 posti in inverno per godersi un cocktail sui divanetti de Il Garden che si ampliano a un centinaio nella stagione estiva, sotto le fronde del giardino che ha fatto innamorare la coppia del luogo.

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