‘Marchesi De’ Cordano’. Tris di medaglie all’International Wine Contest Bucharest con ‘Santinumi’ Riserva 2010, ‘Trinità’ 2012 e ‘Brilla’ 2016

La nota Cantina abruzzese in Contrada Cordano, a metà strada tra i territori di Loreto Aprutino e Civitaquana, nell’area Vestina, continua a distinguersi sempre più anche a livello internazionale, grazie a dei vini che interpretano al meglio qualità, innovazione e rispetto per la natura. Francesco D’Onofrio (titolare) e Vittorio Festa (enologo) non smettono di sorprendere le giurie degli intenditori professionisti con le loro chicche enologiche

La sede di Marchesi De’ Cordano presso Contrada Cordano nel territorio di Loreto Aprutino (PE)

Credere fortemente nelle potenzialità del proprio territorio e ricavare il meglio dalla sua atavica generosità, senza stravolgere le sue specifiche caratteristiche secondo natura, è la sfida che attende la maggior parte dei vignaioli d’Italia nei prossimi anni, ma qualcuno di loro già da tempo ha intrapreso tale percorso che, vendemmia dopo vendemmia, sta ripagando meritatamente tutti gli sforzi fatti sia in vigna che in cantina. Marchesi De’ Cordano, rinomata azienda vitivinicola guidata da Francesco D’Onofrio, sotto la costante e preziosa consulenza di un big dell’enologia nazionale del calibro di Vittorio Festa, ne è un esempio virtuoso ed oggi l’eccellenza dei suoi vini è confermata sempre più da prestigiosi riconoscimenti che arrivano anche a livello internazionale.

Francesco D’Onofrio e Vittorio Festa sulla copertina dell’ultimo numero de ‘La Dolce Vita’ (Foto: ‘Marchesi De’ Cordano’)

Gli ultimi in ordine d’arrivo sono ben tre medaglie che hanno proiettato altrettante etichette di Marchesi De’ Cordano sul podio dell’ultimo ‘International Wine Contest Bucharest’, il più importante concorso internazionale di vini in Europa orientale, svoltosi dal 25 al 28 maggio presso la prestigiosa location di Palazzo Bragadiru di Bucarest e giunto alla sua 11esima edizione.

Palazzo Bragadiru a Bucarest

Le 3 etichette Marchesi De’ Cordano premiate sono:

‘SANTINUMI’ Montepulciano d’Abruzzo DOC – Sottozona Terra dei Vestini – Riserva 2010

MEDAGLIA D’ORO

‘TRINITA’ Montepulciano d’Abruzzo DOC 2012

MEDAGLIA D’ORO

‘BRILLA’ Cococciola ‘Colline Pescaresi’ IGT 2016

MEDAGLIA D’ARGENTO

TERRITORIO, CARATTERISTICHE TECNICHE E ABBINAMENTI

La zona di produzione del ‘SANTINUMI’ Montepulciano d’Abruzzo DOC – Sottozona Terra dei Vestini – Riserva è quella del vigneto storico di Contrada Santa Caterina, impiantato nel 1978 a Pergola Abruzzese, con un’esposizione a Sud/Sud-Est e un’altitudine di 306 metri s.l.m. La densità e la produzione sono rispettivamente di 1660 ceppi per ettaro e di 4 kg per ceppo, mentre il periodo di vendemmia va dal 5 al 10 novembre: la raccolta è manuale e prevede un’accurata selezione dei grappoli. La sua vinificazione avviene tramite un breve appassimento in vigna di una parte dell’uva (fase di sovramaturazione) ed un successivo periodo di 20 – 22 giorni di permanenza sulle bucce con rimontaggi all’aria, seguita da decantazione statica in botte grande. Successivamente il vino viene messo ad affinare per un lungo periodo: 12 mesi in botti da 50 ettolitri e altri 12 mesi in Barriques, per poi riposare in bottiglia ancora per un anno; il tenore alcolico si attesta su di una percentuale a volume del 15% e la massima espressione del vino si ottiene tra il dodicesimo ed il quindicesimo anno. Il suo colore si presenta rosso rubino con riflessi granati; al naso è al contempo intenso e complesso, richiamando l’essenza di fiori appassiti, la confettura di frutta rossa matura, la liquirizia, il pepe nero, delle note tostate di caffè e tabacco, nonché note speziate di chiodi di garofano e vaniglia. Alla beva risulta corposo, avvolgente e caldo, con dei tannini morbidi e suadenti per una lunga persistenza aromatica. Si abbina volentieri a carni rosse di importante cottura, con selvaggina e con formaggi stagionati; si presta anche come perfetto vino da meditazione. Si serve ad una temperatura tra 18 e 20 gradi.

La zona di produzione del ‘TRINITA’ Montepulciano d’Abruzzo DOC è quella di Loreto Aprutino, con una tipologia di coltivazione del vigneto a Tendone, anch’esso impiantato nel 1978 ed esposto a Sud/Sud-Est ad un’altitudine di 306 metri s.l.m. come il ‘SANTINUMI’, con il quale condivide la medesima densità (1.660 ceppi per ettaro) ma si differenzia nella minor resa produttiva, ossia 3 kg per ceppo. Il periodo di vendemmia è solitamente compreso tra il 25 ottobre e il 5 novembre; la vinificazione avviene per un periodo di 18 giorni sulle bucce con rimontaggi all’aria, seguita da decantazione statica in botte grande. Il vino viene messo ad affinare per 12 mesi in barriques e successivamente riposa 12 mesi in bottiglia. Il tenore alcolico è del 14% ed è un vino che offre la sua massima espressione intorno agli 8-10 anni. All’esame visivo si presenta di un rosso rubino, mentre a quello olfattivo risulta intenso e complesso, rimandando a profumi di frutta rossa matura, anche sotto spirito, oltre a sentori terziari di pepe verde, caffè, liquirizia e noce moscata. Quanto all’esame gustativo è un vino caldo, corposo, abbastanza morbido e con una percentuale di tannini gradevolmente equilibrata; offre una lunga persistenza aromatica e si distingue per una grande eleganza. Si abbina perfettamente a carni rosse o brasate e a formaggi e salumi sia stagionati che aromatizzati. La temperatura di servizio ottimale è tra 18 e 20 gradi.

Anche la zona di produzione di ‘BRILLA’ Cococciola ‘Colline Pescaresi’ IGT è quella di Loreto Aprutino ma differisce la tipologia del vigneto, impiantato nel 1987, trattandosi del Cordone Speronato, con un’esposizione a Sud-Est/Est ed un’altitudine di 208 metri s.l.m. La densità e la produzione sono rispettivamente di 3.300 ceppi per ettaro e 3 kg per ceppo, mentre il periodo di vendemmia va dal 1 al 10 settembre. La sua vinificazione avviene tramite una soffice pressatura a freddo in ambiente inertizzato, una decantazione statica del mosto e una fermentazione a temperatura controllata; il tenore alcolico corrisponde ad un volume del 13% e la massima espressione del vino si ottiene tra il primo e il terzo anno. Si presenta con un giallo paglierino vivace, dai riflessi verdolini; al naso dona un bouquet intenso con sentori agrumati soprattutto di pompelmo bianco e con note floreali di acacia e zagara; alla beva è intenso, denotando spiccate freschezza e sapidità insieme ad una buona persistenza. Si abbina molto bene a crudi di mare e cucina marinara in genere, nonché a mozzarella di bufala; ideale come aperitivo e in abbinamento ad una buona pizza. Si serve ad una temperatura tra 6 e 8 gradi.

L’Italia ha fatto la parte del leone relativamente al numero di campioni di bottiglie presentate (262) e si è classificata seconda quanto al numero di medaglie vinte (64), anche se la distanza con la prima classificata in questa speciale classifica, la Moldavia, ha prevalso per sole 3 medaglie in più (67). Questa la classifica delle TOP 10 nazioni per campioni presentati e medaglie vinte:

Italia            262 campioni, 64 medaglie

Moldavia      188 campioni, 67 medaglie

Bulgaria        78 campioni, 31 medaglie

Francia          64 campioni, 19 medaglie

Spagna          64 campioni, 20 medaglie

Portogallo    60 campioni, 23 medaglie

Australia      46 campioni, 22 medaglie

Grecia           41 campioni, 8 medaglie

Ungheria      30 campioni, 8 medaglie

Serbia           26 campioni, 8 medaglie