Il tartufo e l’Alessandrino

Difficile raccontare il tartufo a chi non lo conosce. Il Tuber Magnatum è uno tra i prodotti più preziosi e apprezzati del mondo.

È un piccolo diamante commestibile che cresce sottoterra e che costruisce intorno a sé una tradizione secolare.

lI “Mozart dei funghi”, come lo chiamava Gioacchino Rossini è, insieme al vino, il grande protagonista dell’autunno delle colline dell’Alessandrino e dell’intero Piemonte, patria dei migliori tartufi del mondo.

Il tartufo va vissuto, per essere davvero capito.

E l’Alessandrino è una delle zone dove poterlo fare, attraverso le tante manifestazioni dedicate all’oro bianco.

ROBERTO CAVA

“Il tartufo non è solo un prodotto delizioso, ma è un’occasione unica per conoscere alcune delle tradizioni più radicate e particolari del nostro territorio”, racconta Roberto Cava, presidente di Alexala.

“Attorno al tartufo si è da sempre costruito un mercato solido ed economicamente interessante, vista la natura di grandissima eccellenza del prodotto.

Non solo però. L’interesse intorno alle tradizioni del tartufo oggi fa sì che si moltiplichino le iniziative di divulgazione, di racconto, e di proposta di esperienze sul tema.

Un’occasione interessante per offrire qualcosa di nuovo ai turisti che vengono sul nostro territorio.

Quello che vogliamo ribadire è che la provincia di Alessandria è uno dei centri in cui si  cerca, si trova e si commercia il Tuber Magnatum Pico.

Nelle nostre fiere i turisti possono trovare i tartufi piemontesi e approfondire meglio la conoscenza di questo fantastico prodotto”.