Giù le mani dalla “Carbonara”

In questi giorni abbiamo assistito all’ennesimo attacco della nostra lunga tradizione culinaria italiana da parte del rispettosissimo “Financial Times” il quale ha insinuato che la nostra amata pasta alla “Carbonara” non fosse di origine della nostra penisola.

Infatti, ogni tanto qualche americano si immagina che il nonno si sia inventato questo o quello, la verità è che l’America è costituita in gran parte di italo-americani; quindi, è naturale che i primi sbarcati dalle navi ad Ellis Island con sé portassero le tradizioni regionali del luogo di provenienza.

La carbonara è italiana e non si tocca, forse proprio in quanto pranzo povero e sostanzioso preparato dalle mogli per i loro uomini che andavano a lavorare nelle miniere di carbone.

In America esiste anche la New York pizza leggermente più sottile e la Chicago pizza, decisamente più alta un po’ quella della nostra al taglio o delle panetterie.

Un giorno mi son ritrovato a discutere con una persona che credeva veramente che la pizza fosse nata a Chicago, come dico sempre quando uno non sa, sarebbe meglio tacere, purtroppo non credo di averlo convinto del contrario, ma noi sappiamo che arriva da Napoli e basta, il resto sono solo chiacchiere.

NATIONAL CARBONARA DAY

L’associazione degli Osti di Roma “Ostissimi” e l’azienda britannica di stoviglie Churchill 1795 unisce le forze e celebrano il National Carbonara Day con uno scopo benefico.

La metà del ricavato della vendita delle carbonare andrà a favore del Centro Cure palliative pediatriche dell’Ospedale Bambino Gesù dedicato all’accoglienza di bambini e adolescenti con malattie rare, inguaribili, ad alta complessità assistenziale, garantendo la presa in carico del paziente e di tutto il suo nucleo familiare.

6 APRILE

Giovedì 6 aprile, a pranzo e a cena, presso i ristoranti degli Ostissimi: Da Roberto e Loretta, Flavio al Velavevodetto, Hosteria Grappolo d’Oro, L’Oste ai Banchi, Osteria Fratelli Mori, Proloco Trastevere e Romané.