Si è tenuta nei giorni scorsi la prima edizione di Acqui Wine Days, un evento patrocinato dalla Regione Piemonte e promosso dal Consorzio Tutela Vini d’Acqui e dal Comune di Acqui Terme, volto a diffondere la conoscenza del Brachetto. Una tre giorni, nel tempo della vendemmia, in cui a farla da padrone sono stati i vini e le specialità gastronomiche del territorio.
Proprio nella capitale della regione dell’Acquese, a Palazzo Robellini, costruito sul finire del 500 attuale sede del Comune di Acqui Terme e dell’Enoteca Regionale, è andato in scena il convegno “I vini del territorio incontrano i sapori della tradizione. Reinterpretazione e abbinamento insoliti”. La tavola rotonda, organizzata in collaborazione con VisitPiemonte – la società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte dedicata alla valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio – ha esaltato le peculiarità del territorio acquese e alessandrino, e ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Piemonte, dell’Assessore all’Agricoltura e al Cibo della Regione Piemonte, del Direttore Generale di VisitPiemonte, Luisa Piazza e del Presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto d’Acqui D.O.C.G., Paolo Ricagno.
- Il Presidente della Regione ha sottolineato che il turismo del vino e l’enogastronomia sono uno dei punti di forza di una terra capace di stimolare tutti i nostri sensi, attraverso il suo enorme patrimonio di cultura immateriale e materiale. Una forza fatta di migliaia di cantine, con l’arte del fare dei produttori e il lavoro dei Consorzi, delle Botteghe del vino e delle Enoteche Regionali: ambasciatori di un pezzo d’Italia nel mondo e parte attiva dello stesso prodotto turistico. Le DOCG e DOC piemontesi sono tasselli di un unico grande patrimonio che ci contraddistingue: ben vengano quindi iniziative come quella dell’Acqui Wine Days, con momenti di dibattito e approfondimento che sono una spinta a lavorare bene insieme per l’immagine e il ruolo di Langhe Roero e Monferrato, patrimonio UNESCO e del Piemonte.
- L’Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha sottolineato come l’attività di promozione dei vini dell’Acquese che il Consorzio di Tutela ha avviato in questi anni, abbia portato i vini di questo territorio sul mercato nazionale e internazionale, dando il giusto valore ad una produzione di qualità e al tempo stesso promuovendo a livello turistico Acqui e le colline del Monferrato Alessandrino.
- “Il Piemonte è un territorio dalle grandi tradizioni enologiche e gastronomiche fondate su materie prime e prodotti di grande pregio. Questo, per la nostra regione, è un enorme valore aggiunto – secondo Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte – Il turismo enogastronomico è sempre stato uno dei più dinamici all’interno del comparto turistico e potrà contribuire significativamente alla ripresa del settore dopo il rallentamento forzato dell’ultimo anno, in primis grazie ai visitatori italiani, come risulta anche dal nostro sondaggio periodico sulle intenzioni di viaggio in Piemonte: il 39% degli italiani intende visitare la nostra regione nei prossimi mesi e l’enogastronomia rappresenta la motivazione principale nel 18% dei casi. Per queste ragioni, anche la campagna di comunicazione “Piemonte singolare”, realizzata da VisitPiemonte su mandato della Regione, ha puntato sul Gusto come uno dei 4 temi-chiave per invitare a scoprire il Piemonte (accanto ad arte e cultura, attività in outdoor e percorsi spirituali)”.
La tavola rotonda ha visto tra i suoi protagonisti anche il Presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto d’Acqui, Paolo Ricagno, ambasciatore di questa porzione del Monferrato che, grazie alla varietà dei suoi microclimi, è il terroir ideale per la produzione di ben quattro tipologie di Brachetto, di cui tre DOCG (Brachetto d’Acqui Spumante Rosé Brut, Brachetto d’Acqui, Acqui Rosso) e 1 DOC (Dolcetto d’Acqui).