Nobil Cortese

Il 2021 è l’Anno del Cortese, storico vitigno piemontese
La nobiltà Cortese, quella di certi tempi lontani, quella che ha dato vita alle più grandi opere letterarie. E ancora, la nobiltà del Cortese, che ha dato e che continua a dare vita a grandi vini, alla qualità eccellente di un vitigno che dialoga che è ben radicato nel proprio territorio. E del territorio ha fatto forza e personalità, condizionandolo e facendosi condizionare. La storia del vitigno Cortese è la storia medesima di un’ampia area del Piemonte che si estende dalla provincia di Alessandria, sul sistema collinare che unisce Ovada e Acqui Terme a Nizza Monferrato, fino alla provincia di Asti sulla sponda destra del fiume Tanaro.

VITIGNO DI ECCELLENZA

Un vitigno autoctono d’eccellenza, con una tradizione che risale al XVII secolo, a cui è stato dedicato nel 2021 un programma di valorizzazione organizzato dalla Regione Piemonte, dai Consorzi di Tutela del Gavi, dei vini dei Colli Tortonesi e dal Consorzio Barbera D’Asti e vini del Monferrato, e da VisitPiemonte – Regional Marketing and Promotion – insieme alle Enoteche Regionali.

PROMOZIONE

Saranno le “Giornate di promozione del vitigno e del territorio”, il 5 e 6 ottobre, a chiudere l’Anno del Cortese 2021 muovendosi tra Tortona, Ovada, Gavi e Acqui Terme, dove un gruppo di giornalisti sarà accompagnato alla scoperta di vigneti, cantine, aziende vitivinicole, tenute e prodotti tipici ma anche di paesaggi, borghi e castelli.

Una tavola rotonda sarà poi l’occasione per fare il punto sul mondo che ruota intorno al vino Cortese e sulle opportunità offerte al territorio dallo sviluppo del turismo enogastronomico.

NOBIL CORTESE
Con 3 mila ettari coltivati, il Cortese è un uno dei vitigni piemontesi più importanti tra quelli a bacca bianca. La tradizione vuole che sia anche tra i più diffusi e consumati in Piemonte.

Fortemente legato alle sue origini, che fa dei terreni ricchi in sedimenti argillosi il suo territorio di vocazione, si esprime in vini anche molto diversi fra loro, che hanno in comune il colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli e il sapore insieme secco e fresco.

1 DOCG e 4 DOC in totale: Gavi o Cortese di Gavi DOCG (1998), Colli Tortonesi Cortese DOC (1973), Cortese dell’Alto Monferrato DOC (1979), Piemonte Cortese DOC (1994) con la versione spumante Piemonte Doc Cortese “Marengo, Monferrato Casalese Cortese DOC (1994).

Commenta l’iniziativa l’Assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte: “Il Cortese è un vitigno storico che merita la giusta visibilità all’interno della nostra offerta di vini bianchi del Piemonte e per questo nell’ambito delle iniziative realizzate dalla Regione, a favore dei vitigni autoctoni, per gli anni 2020 e 2021 abbiamo avviato un progetto per la sua valorizzazione. Dal territorio di produzione, complessivamente 3 mila ettari coltivati principalmente nell’Alessandrino ma anche nelle colline Astigiane e in parte nel Cuneese, nascono una DOCG e quattro DOC, che integrano il numero importante dei nostri vini a denominazione. Attraverso l’immagine coordinata, Anno del Cortese, i tre Consorzi di tutela insieme alle Enoteche regionali e alle Botteghe del vino, hanno realizzato un programma di iniziative, diffuse non solo a livello regionale ma anche nazionale. L’obiettivo è quello di promuovere in modo efficace il vino e al tempo stesso il territorio del Monferrato”.

“L’iniziativa Anno del Cortese valorizza la grande biodiversità viticola della nostra Regione, che vanta un patrimonio ampelografico “bianco” stupefacente, oltre ai rossi più noti. Il Cortese, vitigno autoctono da millenni coltivato nella parte sud orientale del Piemonte ha trovato sulle colline del Gavi la sua massima espressione, dimostrando al contempo la sua versatilità – commenta Maurizio Montobbio, Presidente del Consorzio Tutela del Gavi -. Basti pensare alle diverse tipologie: fermo, frizzante, riserva, spumante che nel calice esprimono tutto il potenziale di questa uva, già amata da Louis Oudart – enologo di Camillo Benso Conte di Cavour – per la sua freschezza che lo rende il grappolo ideale per la spumantizzazione.  Grazie al Gavi, il Cortese ha varcato i confini piemontesi ed è presente con le sue 13 milioni di bottiglie sulle tavole di oltre 100 paesi nel mondo, mantenendo un legame indissolubile con il nostro territorio dove manifesta la sua identità più tipica”.