Verde Guinness

Ci sono sodalizi che durano da sempre e per sempre, e quello tra Guinness e il giorno di San Patrizio è uno di quei legami che sembrano nati con la prima spillatura. Entrambi rappresentano l’Irlanda e trasmettono i valori fondativi di un popolo che lega a questa birra iconica il semplice gesto di riunirsi tra amici e parenti per brindare, festeggiare e onorare la tradizione. In Irlanda, la birra è una questione seria. È un momento della giornata, non occasionale, ma prefissato come un pranzo o la colazione. Tradotto in “italiano”, è come se le nostre pause caffè diventassero un appuntamento fisso nel dopo lavoro. È come se ci ritrovassimo tra amici, colleghi o parenti, nel nostro pub preferito a bere un ottimo caffè. Anzi un’ottima birra. I valori del St. Patrick’s Day sono forti e persistenti, tanto che sono più di 70 milioni le persone che si riuniscono in ogni angolo della Terra, per festeggiarlo. Celebrato da Dublino a Dubai, da Londra a Lima, dal Perù a Parigi, da Sydney a Stoccolma, fino a Mosca e Montserrat. Ovunque viene accolta l’iniziativa del Global Greening (lanciata dall’Ente Turismo Irlandese e giunto alla sua decima edizione), che tinge di verde i monumenti e gli edifici più rappresentativi in ogni continente: il London Eye, le Cascate del Niagara, il Colosseo a Roma, l’Empire State Building e il Cristo Redentore a Rio, ed in alcuni casi addirittura i fiumi, come avviene a Chicago dal 1961. È di fatto la ricorrenza nazionale più celebrata in tutto il mondo. A sottolineare come lo spirito di appartenenza del popolo irlandese verso questa tradizione sia tanto forte a prescindere dalla lontananza, è significativo pensare come la prima parata in occasione del St.Patrick’s Day non si sia tenuta in Irlanda, ma a Boston, negli Stati Uniti, nel 1737.

Considerando poi che l’Irlanda conta poco meno di 5 milioni di abitanti, si ha un’idea di quanto possa diventare contagiosa una pinta di Guinness, anche lontani da quell’isola di smeraldo. Anzi forse è proprio la distanza a giocare un ruolo fondamentale, un richiamo quasi tribale che nel giorno di San Patrizio risveglia quel cromosoma verde e riporta tutti i suoi “figli”, naturali o acquisiti, metaforicamente in Irlanda.

Il contest #GUINNESSGETTOGETHER

Quest’anno Guinness ha indetto un contest per dare una forma fisica a questo senso di appartenenza che lega tutto il mondo, e per rendere omaggio a coloro che ne condividono gli ideali. In occasione del giorno di San Patrizio, il 17 marzo 2019, Guinness ha premiato le foto migliori postate con l’hashtag #GUINNESSGETTOGHETER, e ai vincitori sono state consegnate le chiavi dello storico Pub di Joseph McHugh (che per l’occasione è stato rinominato con il nome del vincitore), situato lungo la Wild Atlantic Way in Irlanda nella Co. Clare. Per 48 ore il fortunato ed i suoi amici hanno avuto la possibilità di toccare con mano tutto ciò che avviene al di là del bancone, imparare i segreti per la perfetta spillatura di una pinta, il giusto approccio col cliente e cosa accompagnare alla bevuta. A completare l’esperienza e a renderla ancor più indimenticabile, un viaggio di una settimana, tra le bellezze dell’Irlanda. La prima tappa è stata naturalmente la St. James’s Gate Brewery, la casa madre dove dal 1759 viene prodotta la Guinness, per un’esperienza immersiva.

Il portavoce GUINNESS local Francesco Bittinelli: «Nel mondo di oggi dai ritmi frenetici le persone hanno bisogno di un motivo speciale per riunirsi e il giorno di San Patrizio è l’occasione perfetta per incontrarsi con gli amici davanti a una pinta e molte persone scelgono di celebrare questo momento insieme a GUINNESS». Il team di Guinness cosa starà mettendo a punto per la prossima commemorazione, quella del 2020? Ai posteri… 

RICETTA PERFETTA. Ma come si spilla correttamente una pinta di Guinness secondo i mastri birrai?

La spillatura corretta di una pinta di Guinness avviene in due tempi ed è una procedura che è stata codificata precisamente, per consentire a chiunque, in qualunque parte del mondo di mantenere una struttura di qualità e un prodotto perfetto in termini di gusto e presentazione visiva. 

Ci sono sei step da seguire pedissequamente: Il bicchiere deve essere pulito, freddo e asciutto. Rigorosamente brandizzato Guinness, tenuto dalla base senza mai toccare l’area dove si appoggiano le labbra per motivi igienici. L’angolo di inclinazione del bicchiere deve essere di 45 gradi. Per la Spillatura bisogna spingere la maniglia del rubinetto completamente in avanti e lasciare scorrere la Guinness sul lato interno del bicchiere, raddrizzarlo lentamente mentre si riempie, chiudere il rubinetto quando il bicchiere è pieno per ¾ e non mettere mai il beccuccio a contatto con il liquido. Il momento del Settle prevede di posizionare la pinta sul vassoio in modo che sia chiaramente visibile dal cliente e lasciare che la schiuma si separi nettamente dal corpo. Questo richiede circa 2 minuti. La seconda spillatura è detta Top Up. Il bicchiere va riposizionato sotto l’erogatore, la maniglia spinta indietro e riempito fino all’orlo (questo passaggio è chiamato “back for black”), evitando fuoriuscite, senza mai utilizzare una spatola o mettere il beccuccio a contatto con il liquido. La presentazione finaleè importante quanto le altre fasi. Bisogna avere mano ferma ed evitare che strabordi. Dettaglio fondamentale, il bicchiere Guinness avrà sempre il logo rivolto verso ai clienti.

Come accompagnare una pinta di Guinness?

Ci sono moltissime ricette internazionali a base di Guinness preparate in occasione del St. Patrick’s Day,a partire dal ricco abbinamento tradizionale con ostriche, fino ad arrivare allo spezzatino alla Guinness, passando dalla preparazione di pane e persino torte. Per celebrare questo giorno speciale, la Guinness Storehouse ha creato una ricetta ad hoc per una delle combinazioni più preziose di Irlanda, l’abbinamento con cheese toastie, fatto con pane imburrato, formaggio e maionese alla senape insieme alla marmellata di cipolle rosse, da accompagnare con una pinta di Guinness Draught.

Sopra ogni cosa però, quello che si impara davvero ad apprezzare dopo un’esperienza tanto intensa come quella di questo contest, è lo strettissimo legame che unisce gli irlandesi alla Guinness e l’Irlanda alle sue tradizioni. Imparare a spillare in maniera esatta in uno dei santuari della birra è qualcosa che trascende la passione stessa per la bevanda. È un’esperienza che ha a che fare con la storia, quella dell’Irlanda stessa ma anche quella dei 150 paesi nel mondo in cui si consumano 8,5 milioni di pinte ogni giorno. Quella che iniziò nel 1759, quando Arthur Guinness firmò per il St. James’s Gate Brewery a Dublino un contratto di licenza per produrre la Guinness per i prossimi 9.000 anni. 

Sláinte!