Nuova veste per gliAironi

È il mondo patinato della moda ad ispirare le nuove latte del riso Carnaroli, gliAironi. Si pesca da una palette colori che si ispira dichiaratamente alle nuance di alcune icone del fashion, da Tiffany ad Hermès. Semplici nel complesso, dal design minimal, ma dai colori accesi e accattivanti. Come un sano e buon ufficio marketing impone!
“Diamo sempre grande attenzione al packaging dei nostri risi”, spiega Gabriele Conte, co-owner e brand evangelist de gliAironi, “anche perché negli anni abbiamo scoperto che il pubblico ama molto le nostre latte da collezione, e le riutilizza, una volta finito il riso, come un oggetto di arredamento”. Un risultato raggiunto negli anni attraverso ispirazioni e contaminazioni d’artista, come quella della latta “How to cook the perfect risotto”, firmata per gliAironi dal food artist Gianluca Biscalchin.
Oggi gliAironi declina le sue latte in diversi colori, con l’idea di rendere le case e le cucine più divertenti, oltre che più buone.
Un’idea per rendere ancora più prezioso il riso Carnaroli de gliAironi, realtà di spicco nel panorama risicolo vercellese.

Ma cosa c’è nelle latte?
Nelle latta della nuova collezione, gliAironi hanno scelto di mettere il loro riso Carnaroli, frutto di un’attenzione assoluta a ogni singolo chicco, grazie a una lavorazione delicata e rispettosa della materia prima, che consente di mantenere intatta la “gemma” di ogni chicco di riso, che non viene tolta durante la lavorazione, e questo al solo fini di mantenere il prodotto il più naturale possibile. Il risultato è un chicco ruvido, giovane, elastico in cottura, di colore avorio e dai profumi intensi con la parte esterna che lo aiuterà a mantenere la masticabilità “al dente” in modo perfetto, anche dopo aver terminato la cottura, perché il riso deve sempre essere cucinato “al dente”.

Da dove arrivano queste latte e quel riso?

Dalle grange Vercellesi, terre, bonificate e messe a coltura nel 1100 dai monaci Cistercensi e Benedettini. Quella de gliAironi è la storia della famiglia Perinotti, che da cinque generazioni matura esperienza nella coltivazione del riso, partendo dalla Tenuta Pracantone. Alla famiglia Perinotti, negli anni, si è aggiunta la competenza di un team di specialisti, guidati da Gabriele Conte, Brand Evangelist del gruppo.

Da dove arriva il nome gliAironi?

Il nome dell’azienda altro non è che un omaggio di Michele Perinotti agli Aironi Cenerini, una specie in via d’estinzione, tornata a popolare le risaie della zona solo pochi anni fa, quando si è smesso di puntare su una risicoltura intensiva basata sulla produzione di quantità e sull’utilizzo indiscriminato di fertilizzanti chimici e fitofarmaci.

www.gliaironi.it