Tra le bollicine venete più pregiate un posto di riguardo va al Vino DOCG Asolo Prosecco, la cui zona di produzione si estende sulle colline del Montello e dei Colli Asolani ai piedi delle Dolomiti, in un territorio ventilato e luminoso.
È tramite la passione per questa terra, l’amore per la vigna e la bellezza del patrimonio artistico e storico di quest’ area, che la famiglia Serena con l’azienda di proprietà Montelvini da cinque generazioni, produce vini di eccellenza, nel rispetto dei tempi della natura, le fasi vegetative della vite e avvalendosi di tecniche naturali, diventando un punto di riferimento nella produzione di due vini DOCG di alto prestigio: Asolo Prosecco Superiore e Asolo Montello. Una DOCG che esprime le eccellenze locali quali la peculiarità del terreno, la composizione ghiaiosa, argillosa e il microclima temperato.
L’azienda, che ha sede a Venegazzù (TV), produce anche una linea di punta, tra cui “Il Brutto Asolo Prosecco DOCG” un vino non filtrato rifermentato in bottiglia e con pochi zuccheri, un vino che “evolve in bottiglia”.
Il vigneto ritrovato
Nel cuore di Asolo, circondato da un paesaggio fiabesco ai piedi della cinquecentesca Villa De Mattia, si trova un antico vigneto ora oggetto di un ampio progetto di recupero. Un team multidisciplinare, comprendente uno storico, un architetto del paesaggio e una squadra di enologi del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) di Conegliano, si sta occupando da luglio 2017 di riportare questo “giardino perduto” al suo splendore originario. Un’operazione di recupero che prevede la riapertura di un antico vigneto situato nel cuore di Asolo, e che condurrà alla produzione di un esclusivo Cru nel 2022.
La gestione dell’azienda è affidata ai fratelli Alberto che ricopre il ruolo di Amministratore Delegato e Sarah, a capo della Direzione Amministrativa e Produttiva.