Carlo&Camillo, storico bistrot torinese, riparte con una proposta di piatti giornaliera da Fabrizio Tesse, *Stella Michelin
Carlo&Camillo, bistrot dell’anima stellata del Ristorante Carignano di Torino, oggi nel dehors esterno dell’Hotel Sitea a Torino, riapre con una nuova formula, Il Carignano Pop.
In carta piatti della tradizione come la carne cruda di fassona, il vitello tonnato, l’agnolotto gobbo piemontese al sugo d’arrosto e il carpione di Grissinopoli di vitella piemontese, si arricchisce dello sfarzo e alta cucina dei principi di Carignano, con una proposta giornaliera del ristorante stellato Il Carignano e un menu degustazione di 2 piatti e un dolce a 49 euro.
A guidare la nuova offerta gastronomica lo chef Fabrizio Tesse, milanese di nascita ma ligure di origine: “Abbiamo riaperto il ristorante stellato lo scorso 4 maggio con soli tre tavoli nel dehors, ma per Il Carignano Pop ci siamo ispirati alle abilità di mediazione politico di Camillo Benso: abbiamo inserito delle proposte più gastronomiche nel menu classico del bistrot, per dare a tutti la possibilità di provare la cucina dello stellato in chiave pop, anche in questo periodo, all’aperto”.
“Da vero artigiano della cucina vorrei trasmettere sapori riconosciuti, che tutti noi abbiamo nella nostra memoria, partendo dalla selezione delle materie prime, proposte però in una nuova veste e diversi abbinamenti. Innovazione e tradizione, perché si innova, si recupera e si evolve una tradizione antica adattandola alle sfide, alle conquiste e alle esigenze dei nostri tempi” dichiara lo chef Tesse.
“Dopo il restyling di Carlo e Camillo Bistrot anche la proposta enologica diventa pop aggiungendo alla ricercata carta dei vini una selezione di etichette naturali dedicate ad un pubblico più attento e più esigente” racconta il sommelier Nicola Matinata.
Ma Carlo&Camillo, ovvero Il Carignano pop, per questa felice commistione di ambienti, si rinnova anche nella veste: boiserie nere e inserti dorati, a ricordare l’eleganza sabauda e alle pareti i ritratti di tante star internazionali che qui hanno transitato. Fu proprio qui che, nel 1935 ha debuttato per la prima volta a Torino il grande jazzista Louis Amstrong, ultimo concerto che tenne in Italia, prima dell’entrata in vigore delle leggi razziali.
Dove siamo
All’interno dello storico Grand Hotel Sitea di via Carlo Alberto, con i suoi oltre 90 anni di storia e quarta generazione di imprenditori che rappresenta il meglio dell’hotellerie subalpina, la famiglia Buratti. In queste sale sono passati grandi artisti, premi Nobel e tante celebrità nei più diversi ambiti, da Uto Ughi a Rita Levi Montalcini, da Marcello Mastroianni a Platini, passando per Banana Yoshimoto, Lou Reed, Louis Armstrong e Ray Charles.
Elegante e lussuoso riferimento dell’hôtellerie cittadina, con l’attenta direzione di Fabrizio Musso, direttore della struttura, il Grand Hotel Sitea rappresenta il meglio dell’art de vivre torinese con un menu gourmet ma che rimane sempre riconoscibile al gusto e all’occhio. Fabrizio Tesse li chiama “codici del gusto”, l’alfabeto gastronomico insito e istintivo di ogni piatto, proveniente da una sapienza antica ma immediatamente apprezzato dai più. Un viaggio nel piacere, una proposta enogastronomica, ispirata alla rinomata cucina piemontese, che abbraccia anche le cosiddette “vie del sale” che sembrano rappresentare la vita e il percorso gastronomico dello chef: quelle antiche strade che dalla Liguria verso la Francia, dalla Spagna verso l’Italia scambiavano materie prime arricchendo le nostre tradizioni.