Yasuhiro Fujio, sous chef de ‘La Cime’ di Osaka, ha conquistato il prestigioso titolo internazionale. Lo chef è stato accompagnato alla vittoria dal suo mentore Luca Fantin, chef del ristorante ‘Ginza Tower’, unico ristorante italiano stellato a Tokyo
Yasuhiro Fujio, sous chef de La Cime di Osaka, è il vincitore della terza edizione di S.Pellegrino Young Chef 2018, la competizione internazionale che seleziona e premia i migliori giovani talenti della ristorazione mondiale. La proclamazione domenica 13 maggio, a Milano, durante una spettacolare cerimonia finale che è possibile rivedere qui a partire dal minuto ’36 https://www.youtube.com/watch?v=Udd2Xvo1kvs.
Con la premiazione si sono conclusi tre giorni di lavoro intenso che hanno coinvolto 21 giovani chef da tutto il mondo e altrettanti mentori (fra cui gli italiani Umberto Bombana del tristellato 8 e 1/2 di Hong Kong, Luca Fantin executive chef al Ginza Tower di Tokyo e Matteo Monti ex chef del ristorante Rebelot di Milano) oltre a una giuria stellare composta da Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri – Firenze), Virgilio Martínez (Central – Lima), Margarita Forés (Cibo – Filippine), Brett Graham (The Ledbury – Londra), Dominique Crenn (Atelier Crenn – San Francisco), Ana Roš (Hiša Franko – Caporetto) e Paul Pairet (Ultraviolet – Shanghai).
‘Across the sea’ è il titolo del signature dish con cui Yasuhiro Fujio ha entusiasmato la giuria, un piatto a base di ayu, pesce particolarmente apprezzato in Giappone per il singolare sapore e texture della carne. Vive esclusivamente in acque limpide, prive di qualsiasi forma di inquinamento; viene pescato in un particolare periodo dell’anno e la tradizione giapponese predilige la sua cottura sui carboni, quando l’ayu è ancora in vita, freschissimo. “Grazie a tutti quelli che mi hanno supportato – ha commentato emozionatissimo – Non mi considero il migliore giovane chef del mondo e provo autentica ammirazione per tutti i colleghi con cui ho condiviso un’esperienza davvero irripetibile. Considero questo riconoscimento in primo luogo come una grande responsabilità per il futuro.”
Ricca di sorprese e suspence, la cerimonia finale. Da 21, i finalisti sono diventati 7: Vusumuzi Ndlovu (Africa-Medio Oriente), John Rivera (Pacifico), Jake Kellie (Sud-Est Asiatico), Yasuhiro Fujio (Giappone), David Andrés (Spagna-Portogallo), David Wälti (Svizzera) e Marcin Popielarz (Europa dell’Est) hanno superato la prima selezione e hanno continuato la loro corsa verso la vittoria. Un’ulteriore selezione ha decretato i 3 super finalisti: Kellie, Fujio e Popielarz si sono così giocati il titolo di S.Pellegrino Young Chef 2018.
Fujio seguirà le orme dei vincitori precedenti, l’irlandese Mark Moriarty e lo statunitense Mitch Lienhard e avrà l’opportunità di intraprendere un ambizioso percorso professionale, con il supporto di S.Pellegrino.
“In S.Pellegrino siamo guidati da un’autentica passione per la ristorazione e il lavoro degli chef . È il motivo per il quale, alcuni anni fa, abbiamo dato avvio a una riflessione su come poter dare il nostro contributo a questo mondo. Cercavamo qualcosa che potesse realmente fare la differenza” ha commentato Federico Sarzi Braga, CEO del gruppo S.Pellegrino.
“Al termine della terza edizione del S.Pellegrino Young Chef, possiamo dire che stiamo realmente sviluppando questo obiettivo: supportare e far crescere giovani talenti. Contribuire a promuovere il talento e la passione, promuovere l’incontro fra diverse culture e diverse generazioni di chef, è il nostro impegno per il futuro”.
Yasuhiro Fujio ha convinto la giuria a tal punto da conquistare anche l’ ‘Acqua Panna – Taste of Authenticity Award’, riconoscimento assegnato dai 21 mentor che premia lo chef che, più di ogni altro, abbia saputo rispettare e valorizzare la natura degli ingredienti oltre che rappresentare al meglio l’identità culturale del proprio Paese di origine.
La cilena Elizabeth Puquio Landeo, chef de partie di Ambrosía a Santiago, è la vincitrice del ‘Fine Dining Lovers People’s Choice Award’ , il nuovo premio attribuito dalla community di foodies – oltre 30.000 – che hanno preso parte all’evento, da tutto il mondo, votando on line.
Prima della selezione e proclamazione finale, è intervenuto nell’arena di Superstudio Più Massimo Bottura che ha parlato ai 21 finalisti, ai loro rispettivi Mentor Chef e al pubblico presente del progetto Food for Soul (www.foodforsoul.it). Bottura infatti era già a Milano dal primo pomeriggio di ieri per presenziare all’evento ‘Pane in piazza’, organizzato in piazza Duomo da Missioni Estere Cappuccini Onlus e dalla storica famiglia di panificatori Marinoni per raccogliere fondi da destinare alla costruzione di un grande panificio in Etiopia (nella Diocesi del Cappuccino Monsignor Angelo Pagano). Bottura è rimasto per un’ora e mezza ad autografare molte copie del suo bellissimo libro ‘Il Pane è Oro’ (Edizioni Phaidon – L’Ippocampo, 424 pagine), un libro coerente con la mission dei Padri Cappuccini nell’aiutare le persone povere, bisognose, socialmente emarginate. Gli invisibili.
Il tema della lotta contro lo spreco è stato il faro anche della grande cena di gala tenutasi domenica sera in uno degli spazi di Superstudio Più, con un menu a spreco zero preparato da Bottura e dai sette chef della giuria tecnica.
Edoardo Fumagalli, vincitore della competizione italiana svoltasi l’11 settembre 2017 a Milano, di fronte ad una giuria composta da Cristina Bowerman (Glass Hostaria a Roma), Caterina Ceraudo (Dattilo a Strongoli), Carlo Cracco (Cracco a Milano), Loretta Fanella (consulente pasticciera e Ristorante Borgo San Jacopo a Firenze), Anthony Genovese (Il Pagliaccio a Roma) e Ciccio Sultano (Duomo a Ragusa Ibla), non è riuscito a classificarsi tra i 7 migliori finalisti, ma il suo talento è fuori discussione.
Classe 1989, lunga gavetta in Italia e all’estero, Edoardo Fumagalli ha subito confermato, al timone de La Locanda del Notaio di Pellio Intelvi (Como), la stella Michelin. Da settembre ha lavorato e si è allenato con il Mentor Chef Anthony Genovese (Il Pagliaccio – Roma) per affinare il signature dish che aveva conquistato la giuria italiana, “Gambero carabiniere, animelle glassate, croccante alle alghe con insalatina aromatica”.
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