Allo stand della Carpenè Malvolti la presentazione della ricerca condotta dagli Allievi della Scuola Enologica e della Fondazione ITS di Conegliano
La Carpenè Malvolti, storico Marchio di Conegliano, ha scelto il prestigioso contesto della 52° edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati per presentare l’immagine storica del Brandy ed allo stesso tempo per celebrare il legame con le Istituzioni scolastiche del Territorio.
A tal proposito si è inteso condividere ancora una volta con la Scuola Enologica e la Fondazione ITS – Partner Istituzionali nel progetto “Generazioni D.O.C.G.” – un percorso comune giunto ormai alla sesta edizione. Nato con l’intento che non si possa prescindere dai fondamentali del passato per le determinazioni del futuro nonchè per promuovere la cultura enologica, per contribuire cosi alla formazione professionale delle nuove Generazioni.
In particolare, il percorso con gli Studenti, finalizzato alla creazione di sinergia tra le Istituzioni e le Imprese del Territorio, ha visto ieri accendersi i riflettori sulla presentazione – alla presenza di Rosanna Carpenè, Presidente della Fondazione ITS, e del Dirigente Scolastico Damiana Tervilli, con la conduzione della giornalista ed inviata RAI Camilla Nata – della ricerca sugli aspetti storici, etimologici e di marketing del Brandy, produzione storica della Cantina che ha nella distillazione un’antica tradizione nata proprio con l’attività imprenditoriale nel 1868 per mano del fondatore Antonio Carpenè.
Oggi in Italia sono circa venti, principalmente localizzate nelle regioni settentrionali del Paese, le distillerie che producono e commercializzano il Brandy e tra le prime realtà imprenditoriali ad intraprendere la strada della distillazione in Italia si pregia di rientrare anche la Carpenè Malvolti, che in questo ambito, come già per la Spumantistica, si conferma pioniera.
Un richiamo dunque alle origini dell’attività d’Impresa, che la quinta Generazione della Famiglia nonché Presidente della Fondazione ITS Rosanna Carpenè ha inteso così sottolineare: “L’anno corrente si sta caratterizzando per le celebrazioni del nostro anniversario ed in particolare oggi per stigmatizzare quanto la sinergia tra Impresa ed Istituzioni formative sia parimenti doverosa e proficua per favorire lo sviluppo del Territorio e delle sue Risorse Umane. Quella di cui mi faccio carico come rappresentante di una Famiglia che da 150 anni si è messa al servizio del suo Territorio, è una responsabilità storica ed altresì etica; ciò che più mi sprona a gestire l’attività d’Impresa con lo stesso entusiasmo e la stessa energia di chi mi ha preceduto”.
La Dirigente Scolastica Damiana Tervilli, intervenuta alla presentazione ha così affermato: “Oggi viene reiterato un impegno con la Carpenè Malvolti, per noi molto importante, che quest’anno ha un significato particolare perché accade in contemporanea con le celebrazioni del 150mo dall’anno di fondazione di questa storica impresa. Pensate che solo dopo pochi anni dopo aver fondato la Cantina, Antonio Carpenè ebbe il merito di fondare la Scuola Enologica“.
La presentazione della ricerca sul Brandy fa parte di un percorso di rilettura dei prodotti dell’Impresa Carpenè Malvolti iniziata cinque anni fa e dedicata alle generazioni che si sono avvicendate al timone dell’attività d’Impresa dalle origini fino a oggi.
Di volta in volta, si è infatti scelto di abbinare la rilettura storica di un prodotto ad una figura significativa per la storia dell’Impresa: dal “1924 Prosecco” ispirato al Fondatore Antonio Carpenè, alla “1868 Grappa da Prosecco” dedicata ad Etile Carpenè, dal “Tarvisium” che ha tratto ispirazione dalla figura di Antonio Carpenè fino al “Pvxinvm”, dedicato alla quinta Generazione Rosanna. Quello che è stato anticipato ieri è un altro tassello di tale progetto di rilettura, ovvero l’inserimento del Brandy nella selezione 1868. In particolare il 1868 Brandy, dedicato alla quarta Generazione della Famiglia Etile Carpenè, nonché attuale Presidente della Carpenè Malvolti.
Anche in questo caso, come in ciascuna delle precedenti fasi di rilettura innovativa della storica della produzione della Cantina, particolare attenzione è stata riservata al packaging: per il 1868 Brandy si è cercato di seguire un principio di coerenza storica e quello che in origine è stato molto semplice con il tempo ha assunto i connotati di elemento sempre più strategico, fino a diventare reale fattore attrattivo per il consumatore.
La nuova etichetta di cui si vestirà il 1868 Brandy Carpenè Malvolti, in particolare, si caratterizza oltre che per il fregio identificativo del Marchio anche per l’inserimento dei cerchi che riprendono il logo del Tarvisium sul collo della bottiglia, ciascuno identificativo di tre anni di invecchiamento.